Donna uccisa a Fregene, i post della nuora arrestata: “Situazione in casa è critica, dobbiamo andarcene”

"Ci riprovo… Io, il mio compagno e due gattine, cerchiamo un monolocale/bilocale/trilocale, insomma un posto dove andare a vivere perché stiamo in una situazione critica!! Vi prego! Dormiamo pure per terra non ci interessa nulla, basta una cucina ed un bagno. Vi prego aiutateci. Possibilmente non esageratamente lontano dall’aeroporto in quanto siamo dipendenti aeroportuali ed abbiamo orari abbastanza particolari". A scrivere questo post, chiedendo aiuto per trovare una nuova sistemazione, è Giada Crescenzi, appena una settimana prima dell'uccisione di Stefania Camboni, la madre del suo compagno. Segno che la situazione in casa, tra lei e Camboni, non era idilliaca: i tre vivevano nella stessa villetta, anche se in porzioni separate. A quanto pare le cose erano precipitate, tanto da spingerla a volersene andare a tutti i costi.

Arrestata Giada Crescenzi: i dubbi sulla sua versione
Crescenzi è stata arrestata dai carabinieri del Nucleo investigativo di Ostia con l'accusa di omicidio: era in casa al momento del delitto, ma ha detto che dormiva. Una versione non ritenuta plausibile dagli inquirenti, dato che la villetta non presentava segni di effrazione. Stefania Camboni è stata molto probabilmente uccisa nel sonno, con almeno quindici coltellate: il corpo è stato poi coperto con dei cuscini, quasi come se il killer non volesse avere davanti agli occhi ciò che aveva appena fatto. Al momento la donna, sulla quale si concentrano i maggiori sospetti, si trova nel carcere di Civitavecchia.
Stefania Camboni uccisa con 15 coltellate nel sonno
Un delitto che ha colpito chi indaga per la sua ferocia ed efferatezza. I carabinieri comunque, non hanno dubbi: chi ha ucciso Camboni la conosceva benissimo. Sin da subito i sospetti si sono concentrati sulla cerchia dei familiari più intimi, tanto che nell'immediatezza dei fatti sono stati ascoltati il figlio e la sua compagna, Giada Crescenzi. Nella notte, il fermo della donna, con l'accusa di omicidio. A trovare il corpo di Camboni e a dare l'allarme era stato proprio il figlio, intorno alle 7 del mattino. Fuori dalla villetta è stata trovata l'auto della vittima contro una recinzione, come se fosse uscita fuori strada. Poco lontano, il suo portafogli. Una messinscena per i carabinieri, che hanno quasi subito scartato l'ipotesi del furto in casa.